Sono quindici i detenuti di Opera che grazie a Fuoriluoghi (allora Coop.Sociale Soligraf) hanno vissuto l’emozione di una nuova possibilità e le soddisfazioni che impegno e passione possono regalare, lavorando come scalpellini per realizzare le guglie del Duomo di Milano.
Lavorando per la Fabbrica del Duomo, in restauro dal 2002, nei laboratori della casa di reclusione di Opera, hanno maneggiato il pregiato marmo di Candoglia, quello bianco con le venature rosa, che dal 1386 è destinato unicamente alla costruzione e alla manutenzione del Duomo di Milano, simbolo della città meneghina. “Quando ho finito la mia prima cresta mi sono domandato: ma l’ho fatta proprio io? Ho costruito io un pezzo del Duomo?” racconta Giuseppe C., 60 anni.